La stimolazione elettrica epidurale (EES) mirata alle radici dorsali dei segmenti lombosacrale ripristina la deambulazione nelle persone con lesione del midollo spinale (SCI spinal cord injury). Tuttavia, EES viene fornito con elettrocateteri a piastra multielettrodo originariamente progettati per colpire la colonna dorsale del midollo spinale. E’stato ipotizzato che una disposizione di elettrodi mirati all’insieme delle radici dorsali coinvolte nei movimenti delle gambe e del tronco si tradurrebbe in un’efficacia superiore, ripristinando attività motorie più diverse dopo la SCI più grave.

Per testare questa ipotesi è stata stabilito una struttura computazionale che ha informato la disposizione ottimale degli elettrodi su un nuovo elettrocatetere e guidato il suo posizionamento neurochirurgico. Si è così sviluppato un software che supporta la configurazione rapida di programmi di stimolazione specifici dell’attività che riproducevano l’attivazione naturale dei motoneuroni alla base di ogni attività. Si è testato queste neurotecnologie in tre individui con paralisi sensomotoria completa nell’ambito di una sperimentazione clinica (identificatore www.clinicaltrials.gov NCT02936453). Prima degli individui si sono fatti test vitali sui ratti per molti anni.  In un solo giorno, programmi di stimolazione specifici per attività hanno consentito a questi tre individui di stare in piedi, camminare, andare in bicicletta, nuotare e controllare i movimenti del tronco. La neuroriabilitazione ha mediato un miglioramento sufficiente per ripristinare queste attività nei contesti comunitari, aprendo un percorso realistico per supportare la mobilità quotidiana con EES nelle persone con SCI. 
Articolo completo su Nature Medicine