Studi recentissimi hanno portato risultati eccellenti contro il Covid-19.  Un nuovo antivirale denominato PF-07321332 (PF-332) testato nei criceti contro le varianti Beta e Delta, è in grado di bloccare l’infezione e ridurre il rischio di contagio.

Lo dimostrano i risultati pubblicati su Nature Communications da un team coordinato da Johan Neyts dell’Università Cattolica di Lovanio in Belgio.

https://www.nature.com/articles/s41467-022-28354-0

Grazie per la bella foto a CDC on Unsplash 

Il nuovo antivirale, sviluppato dalla Pfizer, è un potente inibitore dell’enzima proteasi che il virus SarsCoV2 utilizza per replicarsi. Il farmaco, somministrabile per via orale, è stato sperimentato in vitro e su modelli animali contro tre varianti del virus: Alfa, Beta e Delta.

In prima battuta, ne è stata dimostrata l’efficacia antivirale contro la variante Alfa in test condotti su cellule di mammifero e in un modello che riproduce in provetta l’epitelio respiratorio umano. Successivamente, il farmaco è stato provato su piccoli gruppi di criceti: quelli infettati per via intranasale con la variante Beta o Delta non hanno sviluppato sintomi della malattia dopo un trattamento di quattro giorni. I ricercatori hanno infettato anche altri sei criceti con la variante Delta e poi li hanno chiusi in una gabbia con altri sei criceti sani: in questo modo hanno osservato che gli animali trattati con PF-332 per tre giorni non trasmettono l’infezione.

Secondo gli autori dello studio, questi risultati dimostrano che PF-332 potrebbe diventare il farmaco ideale da combinare con altri (come molnupiravir, favipiravir o una versione orale di remdesvir) in modo da ottenere il massimo della potenza antivirale riducendo il rischio di insorgenza di nuove varianti resistenti.